“Ho un ricordo fantastico di Guardiola, già si vedeva che era allenatore. Abbiamo passato delle serate in albergo dove alloggiavamo io, Mazzone e lo staff. Parlavamo di calcio, di calcio spagnolo, Pep parlava delle sue idee di calcio. Ricordo- ha detto l’allenatore del Pontedera, storico vice di Carlo Mazzone, Leonardo Menichini intervenendo a Radio Marte nel corso di Siamo tutti allenatori- che Pep diceva sempre che Mazzone era uno degli allenatori più spagnoli in assoluto perché era ossessionato dal possesso. Forse Mazzone non è stato celebrato per il suo reale valore, ma Pep lo apprezzava tantissimo. Guardiola ammirava la circolazione del pallone, i movimenti della palla. Pep, all’epoca, era affascinato nel sentire le nostre idee di calcio. Lui è un grandissimo allenatore, che si è perfezionato nel corso degli anni, anche a seconda di come è cambiato il calcio. Già all’epoca del Brescia si capiva che Guardiola sarebbe stato un grande allenatore. Conte è riuscito ad evolversi. Io penso che un allenatore deve saper fare più cose, la cosa principale è far rendere al meglio la rosa che la società ti mette a disposizione. Conte ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, anche se non ce n’era bisogno, proprio l’anno scorso compiendo un miracolo sportivo. Ha dimostrato di saper cambiare, era partito col 3-5-2 poi è passato al 4-2-3-1 poi al 4-3-3. Certo se hai interpreti bravi tutto funziona meglio. Quando si arriva in fondo quello che conta è il risultato, che giochi bene o meno bene, l’equilibrio quindi è fondamentale. Se una squadra è equilibrata e prende pochi goal sicuramente sarà una squadra vincente".
di Napoli Magazine
17/09/2025 - 16:53
“Ho un ricordo fantastico di Guardiola, già si vedeva che era allenatore. Abbiamo passato delle serate in albergo dove alloggiavamo io, Mazzone e lo staff. Parlavamo di calcio, di calcio spagnolo, Pep parlava delle sue idee di calcio. Ricordo- ha detto l’allenatore del Pontedera, storico vice di Carlo Mazzone, Leonardo Menichini intervenendo a Radio Marte nel corso di Siamo tutti allenatori- che Pep diceva sempre che Mazzone era uno degli allenatori più spagnoli in assoluto perché era ossessionato dal possesso. Forse Mazzone non è stato celebrato per il suo reale valore, ma Pep lo apprezzava tantissimo. Guardiola ammirava la circolazione del pallone, i movimenti della palla. Pep, all’epoca, era affascinato nel sentire le nostre idee di calcio. Lui è un grandissimo allenatore, che si è perfezionato nel corso degli anni, anche a seconda di come è cambiato il calcio. Già all’epoca del Brescia si capiva che Guardiola sarebbe stato un grande allenatore. Conte è riuscito ad evolversi. Io penso che un allenatore deve saper fare più cose, la cosa principale è far rendere al meglio la rosa che la società ti mette a disposizione. Conte ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, anche se non ce n’era bisogno, proprio l’anno scorso compiendo un miracolo sportivo. Ha dimostrato di saper cambiare, era partito col 3-5-2 poi è passato al 4-2-3-1 poi al 4-3-3. Certo se hai interpreti bravi tutto funziona meglio. Quando si arriva in fondo quello che conta è il risultato, che giochi bene o meno bene, l’equilibrio quindi è fondamentale. Se una squadra è equilibrata e prende pochi goal sicuramente sarà una squadra vincente".