Robin Gosens, esterno della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: "Se la Fiorentina può puntare alla Champions? Aver conservato gran parte della rosa dello scorso anno secondo me è un vantaggio enorme: si salta il processo di integrazione e nel gruppo già conosciamo i nostri pregi e difetti. Anche come persone, non solo come calciatori. Negli anni all'Atalanta iniziavamo le stagioni con un'impronta di gioco e una squadra collaudati, e i risultati si sono visti. In questo campionato abbiamo le possibilità per stare in alto ma ovviamente dovremo dimostrare di essere in grado di fare lo scalino più grande: confermarsi. L'anno scorso abbiamo fatto 65 punti, e nello spogliatoio ci siamo detti che l'obiettivo è migliorare quel punteggio. La Champions sarebbe il massimo e di certo ci proveremo con tutte le nostre forze, l'importante è che non diventi un obbligo perché la concorrenza è tanta. Se vogliamo rendere al massimo dobbiamo essere liberi di testa. Se è vero che quest'estate l'Atalanta ha cercato di riportarmi a Bergamo? Verissimo. Mi hanno chiamato e fatto sapere dell'interesse. Non nego di averci pensato perché Firenze per me ormai è casa, ma anche Bergamo lo è. All'Atalanta ho passato anni bellissimi e alla città mi lega il periodo tremendo del Covid: è un rapporto che va oltre lo sport e che rimarrà per sempre. Proprio per questi sentimenti contrastanti ho detto subito che avrei lasciato carta bianca ai club. E quando la Fiorentina mi ha detto 'no chance' di andar via sono stato felicissimo di rimanere. E orgoglioso della fiducia del presidente Commisso e di tutto il club. In viola mi sento importante e ora voglio soltanto ripagare la fiducia. Sensazioni per la gara con il Napoli? Non vedo l'ora che arrivi quella partita. L'anno scorso il Napoli è stata l'unica grande che ci ha battuto senza darci la possibilità neppure di tentare di restare aggrappati al risultato. Sabato dovrà essere la nostra rivincita. Loro sono fortissimi e se possibile sono diventati ancora più completi, ma vogliamo dare subito un segnale forte. A noi stessi, ai nostri tifosi e al campionato. Batterci deve diventare difficile. Quanto pesa il Franchi dimezzato? Non posso negare che questo crei un problema. A Firenze la passione è fantastica, ma uno stadio mezzo vuoto non è uguale a uno tutto esaurito. Quest'anno però arriva il centenario della Fiorentina e vogliamo assolutamente regalarci qualcosa di bello. La Conference? Certo, quello è uno dei nostri obiettivi".
di Napoli Magazine
08/09/2025 - 08:41
Robin Gosens, esterno della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: "Se la Fiorentina può puntare alla Champions? Aver conservato gran parte della rosa dello scorso anno secondo me è un vantaggio enorme: si salta il processo di integrazione e nel gruppo già conosciamo i nostri pregi e difetti. Anche come persone, non solo come calciatori. Negli anni all'Atalanta iniziavamo le stagioni con un'impronta di gioco e una squadra collaudati, e i risultati si sono visti. In questo campionato abbiamo le possibilità per stare in alto ma ovviamente dovremo dimostrare di essere in grado di fare lo scalino più grande: confermarsi. L'anno scorso abbiamo fatto 65 punti, e nello spogliatoio ci siamo detti che l'obiettivo è migliorare quel punteggio. La Champions sarebbe il massimo e di certo ci proveremo con tutte le nostre forze, l'importante è che non diventi un obbligo perché la concorrenza è tanta. Se vogliamo rendere al massimo dobbiamo essere liberi di testa. Se è vero che quest'estate l'Atalanta ha cercato di riportarmi a Bergamo? Verissimo. Mi hanno chiamato e fatto sapere dell'interesse. Non nego di averci pensato perché Firenze per me ormai è casa, ma anche Bergamo lo è. All'Atalanta ho passato anni bellissimi e alla città mi lega il periodo tremendo del Covid: è un rapporto che va oltre lo sport e che rimarrà per sempre. Proprio per questi sentimenti contrastanti ho detto subito che avrei lasciato carta bianca ai club. E quando la Fiorentina mi ha detto 'no chance' di andar via sono stato felicissimo di rimanere. E orgoglioso della fiducia del presidente Commisso e di tutto il club. In viola mi sento importante e ora voglio soltanto ripagare la fiducia. Sensazioni per la gara con il Napoli? Non vedo l'ora che arrivi quella partita. L'anno scorso il Napoli è stata l'unica grande che ci ha battuto senza darci la possibilità neppure di tentare di restare aggrappati al risultato. Sabato dovrà essere la nostra rivincita. Loro sono fortissimi e se possibile sono diventati ancora più completi, ma vogliamo dare subito un segnale forte. A noi stessi, ai nostri tifosi e al campionato. Batterci deve diventare difficile. Quanto pesa il Franchi dimezzato? Non posso negare che questo crei un problema. A Firenze la passione è fantastica, ma uno stadio mezzo vuoto non è uguale a uno tutto esaurito. Quest'anno però arriva il centenario della Fiorentina e vogliamo assolutamente regalarci qualcosa di bello. La Conference? Certo, quello è uno dei nostri obiettivi".