A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Carlo, le chiedo: la preoccupa l’infortunio di Rrahmani?
“Rrahmani è un ottimo difensore, uno dei migliori della Serie A. Però il Napoli ha comprato Beukema spendendo tanti soldi proprio per avere un’alternativa affidabile in caso di necessità. Non è stato preso come soprammobile. Per questo non sono per niente preoccupato. Ne avevamo già parlato una settimana o quindici giorni fa: per me Beukema è l’acquisto più importante, perché più utile, del Napoli. Naturalmente mi auguro che Rrahmani non debba affrontare un lungo stop, ma la rosa è stata strutturata per reggere anche a queste emergenze”.
Quindi, secondo lei, Sam Beukema – ex Bologna – è all’altezza di sostituire Rrahmani?
“Sì, assolutamente, ha la stoffa per poterlo fare. Per quello che ha dimostrato in due anni di Serie A, con due allenatori diversi come Thiago Motta e Italiano, è stato sempre tra i migliori centrali. È costato 30 milioni più 2 di bonus: non si spende una cifra simile per un giocatore che non dà garanzie. Perciò sono tranquillo. Poi, certo, le Nazionali portano sempre il rischio infortuni, ma questo fa parte del gioco: l’unico modo per evitarlo sarebbe non avere calciatori convocati, e non è il nostro caso perché abbiamo una rosa molto competitiva”.
Restando sul tema delle Nazionali, arrivano due notizie in chiaroscuro: Kevin De Bruyne, con il Belgio, ha fatto gol e assist; dall’altro lato, invece, Noa Lang non è stato impiegato nemmeno un minuto nelle due gare dell’Olanda. Come commenta?
“Parto dalla buona notizia: il gol di De Bruyne è stato straordinario. Per il Napoli significa avere un’arma in più: un giocatore che può risolvere le partite anche da fuori area, cosa che lo scorso anno mancava. Lang, invece, va aspettato. Capisco che ci siano perplessità, è proprio lui ad attirarle, a calamitarle, ma ricordiamo che non parliamo di un titolare inamovibile. Conte ha ritenuto che potesse dare una mano e questo conta molto. Diamogli tempo: non serve giudicarlo dopo due partite. È chiaro che il campionato olandese non è quello italiano, ma ha dimostrato buoni numeri. Vedremo più avanti, ma non credo proprio che sia un acquisto da sottovalutare, né, tantomeno, da giudicare già oggi. Seppur con qualche perplessità, non stiamo parlando di un uomo centrale nel progetto del Napoli. Quando è entrato contro il Cagliari non ho visto particolari problemi, anzi. Dobbiamo aspettare e giudicare col tempo, senza fretta”.
Passiamo a David Neres. Per lui ancora uno stop, ufficialmente per affaticamento muscolare, che però lo ha tenuto fuori anche dall’amichevole con l’Avellino. È preoccupato per la sua condizione?
“Sì, sono più preoccupato per Neres che per Lang. Lo conoscevamo già, purtroppo la sua carriera è stata segnata da continui problemi fisici. Però è un giocatore che, se sta bene, ti cambia la partita: può sbloccarla con una giocata, saltando l’uomo o inventando un assist. Quest’anno per me è destinato a essere il dodicesimo uomo del Napoli, quello che entra e fa la differenza. Proprio per questo abbiamo bisogno che sia preservato e che torni al meglio della condizione. Anche perché, in molte partite chiuse, servono giocatori capaci di aprire le difese. In Serie A il 70% delle gare saranno così, soprattutto contro le squadre che si chiudono a riccio. In questi casi Neres può fare la differenza, molto più di altri. Politano, ad esempio, garantisce più equilibrio tattico, ma Neres è quello che può saltare l’uomo e inventare. L’ho notato anche contro il Cagliari: ci sono momenti in cui ti serve proprio un calciatore con le caratteristiche del brasiliano”.
A proposito di giovani, Ambrosino ha fatto intravedere buone cose contro il Cagliari. Che ne pensa?
“In due o tre azioni ha dato più segnali di Lorenzo Lucca nelle prime due giornate. L’ho visto partire da sinistra, seminare qualche avversario e concludere pericolosamente verso la porta, guadagnando un calcio d’angolo. Lascia ben sperare".
Si aspetta di vedere Højlund già titolare contro la Fiorentina?
“Secondo me no, giocherà ancora Lucca. Poi magari mi sbaglio, ma penso che Conte voglia dargli fiducia almeno un’altra partita. Højlund avrà sicuramente spazio, magari anche in staffetta, ma al momento credo che partirà Lucca titolare e Hojlund pronto a gara in corso".
di Napoli Magazine
08/09/2025 - 12:06
A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Carlo, le chiedo: la preoccupa l’infortunio di Rrahmani?
“Rrahmani è un ottimo difensore, uno dei migliori della Serie A. Però il Napoli ha comprato Beukema spendendo tanti soldi proprio per avere un’alternativa affidabile in caso di necessità. Non è stato preso come soprammobile. Per questo non sono per niente preoccupato. Ne avevamo già parlato una settimana o quindici giorni fa: per me Beukema è l’acquisto più importante, perché più utile, del Napoli. Naturalmente mi auguro che Rrahmani non debba affrontare un lungo stop, ma la rosa è stata strutturata per reggere anche a queste emergenze”.
Quindi, secondo lei, Sam Beukema – ex Bologna – è all’altezza di sostituire Rrahmani?
“Sì, assolutamente, ha la stoffa per poterlo fare. Per quello che ha dimostrato in due anni di Serie A, con due allenatori diversi come Thiago Motta e Italiano, è stato sempre tra i migliori centrali. È costato 30 milioni più 2 di bonus: non si spende una cifra simile per un giocatore che non dà garanzie. Perciò sono tranquillo. Poi, certo, le Nazionali portano sempre il rischio infortuni, ma questo fa parte del gioco: l’unico modo per evitarlo sarebbe non avere calciatori convocati, e non è il nostro caso perché abbiamo una rosa molto competitiva”.
Restando sul tema delle Nazionali, arrivano due notizie in chiaroscuro: Kevin De Bruyne, con il Belgio, ha fatto gol e assist; dall’altro lato, invece, Noa Lang non è stato impiegato nemmeno un minuto nelle due gare dell’Olanda. Come commenta?
“Parto dalla buona notizia: il gol di De Bruyne è stato straordinario. Per il Napoli significa avere un’arma in più: un giocatore che può risolvere le partite anche da fuori area, cosa che lo scorso anno mancava. Lang, invece, va aspettato. Capisco che ci siano perplessità, è proprio lui ad attirarle, a calamitarle, ma ricordiamo che non parliamo di un titolare inamovibile. Conte ha ritenuto che potesse dare una mano e questo conta molto. Diamogli tempo: non serve giudicarlo dopo due partite. È chiaro che il campionato olandese non è quello italiano, ma ha dimostrato buoni numeri. Vedremo più avanti, ma non credo proprio che sia un acquisto da sottovalutare, né, tantomeno, da giudicare già oggi. Seppur con qualche perplessità, non stiamo parlando di un uomo centrale nel progetto del Napoli. Quando è entrato contro il Cagliari non ho visto particolari problemi, anzi. Dobbiamo aspettare e giudicare col tempo, senza fretta”.
Passiamo a David Neres. Per lui ancora uno stop, ufficialmente per affaticamento muscolare, che però lo ha tenuto fuori anche dall’amichevole con l’Avellino. È preoccupato per la sua condizione?
“Sì, sono più preoccupato per Neres che per Lang. Lo conoscevamo già, purtroppo la sua carriera è stata segnata da continui problemi fisici. Però è un giocatore che, se sta bene, ti cambia la partita: può sbloccarla con una giocata, saltando l’uomo o inventando un assist. Quest’anno per me è destinato a essere il dodicesimo uomo del Napoli, quello che entra e fa la differenza. Proprio per questo abbiamo bisogno che sia preservato e che torni al meglio della condizione. Anche perché, in molte partite chiuse, servono giocatori capaci di aprire le difese. In Serie A il 70% delle gare saranno così, soprattutto contro le squadre che si chiudono a riccio. In questi casi Neres può fare la differenza, molto più di altri. Politano, ad esempio, garantisce più equilibrio tattico, ma Neres è quello che può saltare l’uomo e inventare. L’ho notato anche contro il Cagliari: ci sono momenti in cui ti serve proprio un calciatore con le caratteristiche del brasiliano”.
A proposito di giovani, Ambrosino ha fatto intravedere buone cose contro il Cagliari. Che ne pensa?
“In due o tre azioni ha dato più segnali di Lorenzo Lucca nelle prime due giornate. L’ho visto partire da sinistra, seminare qualche avversario e concludere pericolosamente verso la porta, guadagnando un calcio d’angolo. Lascia ben sperare".
Si aspetta di vedere Højlund già titolare contro la Fiorentina?
“Secondo me no, giocherà ancora Lucca. Poi magari mi sbaglio, ma penso che Conte voglia dargli fiducia almeno un’altra partita. Højlund avrà sicuramente spazio, magari anche in staffetta, ma al momento credo che partirà Lucca titolare e Hojlund pronto a gara in corso".