Alessandro Matri, ex attaccante di Juventus e Milan, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport alcune sue esperienze con i tecnici Antonio Conte e Max Allegri: "Mai vissuto un’esperienza così: tournée Usa, 100% di umidità, 40 gradi e noi ancora col jet lag. Conte ci mandò subito in campo, un po’ ho retto ma avevo i battiti sopra i 200 e mi fermai con i brividi. Antonio mi prese in giro: 'Mi avevano detto che avevi gli attributi...'. Col tempo mi sono abituato: Vidal e Marchisio reggevano meglio di tutti, io e Toni chiudevamo il gruppo. Come metodi anche Gasperini era tosto, ma prima e dopo Philadelphia non sono mai svenuto. Allegri? Ridere tanto, ma anche altro... A Cagliari il primo anno giocavo sempre 20’. A Lecce mi fece entrare con Lazzari nel finale quando eravamo già sotto per 2-0 e nel post partita se la prese con noi due per la sconfitta. Chiesi lumi a Landucci, il suo vice, che mi rispose 'Fa così perché vi vuole bene'. Alla Juventus ci rimasi male quando mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà...".
di Napoli Magazine
06/09/2025 - 10:49
Alessandro Matri, ex attaccante di Juventus e Milan, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport alcune sue esperienze con i tecnici Antonio Conte e Max Allegri: "Mai vissuto un’esperienza così: tournée Usa, 100% di umidità, 40 gradi e noi ancora col jet lag. Conte ci mandò subito in campo, un po’ ho retto ma avevo i battiti sopra i 200 e mi fermai con i brividi. Antonio mi prese in giro: 'Mi avevano detto che avevi gli attributi...'. Col tempo mi sono abituato: Vidal e Marchisio reggevano meglio di tutti, io e Toni chiudevamo il gruppo. Come metodi anche Gasperini era tosto, ma prima e dopo Philadelphia non sono mai svenuto. Allegri? Ridere tanto, ma anche altro... A Cagliari il primo anno giocavo sempre 20’. A Lecce mi fece entrare con Lazzari nel finale quando eravamo già sotto per 2-0 e nel post partita se la prese con noi due per la sconfitta. Chiesi lumi a Landucci, il suo vice, che mi rispose 'Fa così perché vi vuole bene'. Alla Juventus ci rimasi male quando mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà...".