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L'OPINIONE - Collovati: "Ottimo mercato del Napoli, lo vedo ancora favorito per lo scudetto, ma la Champions è un punto interrogativo"
12.09.2025 23:12 di Napoli Magazine
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Fulvio Collovati, ex difensore, ha rilasciato una lunga intervista a Panorama.

La Nazionale ha vinto con Israele, ma subisce gol incredibili. Che succede?

“Facciamo tanti gol e creiamo tante occasioni e abbiamo due attaccanti che fanno gol come Retegui e Kean e questo è l’aspetto positivo ma negli occhi di tutti restano quei quattro gol subiti che sono davvero tanti. Subiti per disattenzioni difensive incredibili. I difensori devono fare i difensori, invece c’è la moda che i difensori devono costruire. Vedo cose che fanno rabbrividire. Noi accorciavamo in avanti, adesso i difensori scappano all’indietro per passare il pallone al portiere. Io a volte mi annoio, c’è questa tendenza a passare all’indietro e non si fanno più lanci in verticale. Non è che Baresi e Scirea non costruivano, anzi facevano dei lanci millimetrici. Però erano maestri anche nella fase difensiva. Invece in Italia-Israele Solomon sembrava Messi, ma non è Messi”.

Ma la Nazionale andrà al Mondiale?

“E’ una squadra che reagisce, faremo lo spareggio sicuramente ma credo che alla fine ce la faremo perchè vedo in questa squadra lo spirito da combattente di Rino”.

Riparte il campionato, subito Juve-Inter

“La Juve ci arriva un po’ meglio ma tutte e due hanno giocatori che vengono dalle nazionali, viaggi stancanti e pochi allenamenti. E’ sempre una grande partita anche se negli ultimi tempi Juve e Inter hanno un po’ di problemi. Di costruzione la Juve e nell’Inter c’è ancora un punto interrogativo sul valore di Chivu”.

E hanno fatto un mercato contraddittorio, c’è poca chiarezza nel progetto?

“Il progetto è nebuloso, i due allenatori non hanno avuto voce in capitolo. Alla Juve è arrivata una nuova dirigenza che ha dovuto fare i conti con una proprietà che non investe. Tudor ha dovuto un po’ subire il mercato, Vlahovic è un punto interrogativo e la difesa non è ancora completa. E l’Inter aveva bisogno di rinforzi in difesa e non in fase offensiva”.

Il Milan è considerato un possibile outsider, ma anche qui c’è qualcosa che non va.

“La certezza del Milan è Allegri per arrivare tra le prime quattro. Durante il cammino le cose si aggiusteranno, il centrocampo è ottimo anche se manca un attaccante da 20-30 gol. Uno come Vlahovic è stato inseguito a lungo e non è un caso. Mi pare una coperta corta, di sicuro manca qualcosa in attacco”.

E il Napoli si è rinforzato ancora…

“Il Napoli ha fatto un ottimo mercato ed è già squadra, lo ha dimostrato già nelle prime due giornate. Lo vedo ancora favorito per lo scudetto, ma la Champions è un punto interrogativo e Conte in Europa ha avuto sempre un po’ di difficoltà. Già col City vedremo cosa farà”.

Gasperini a Roma, riuscirà a vincere?

“E’ la sfida che mi intriga di più. Per me è una garanzia porterà qualcosa di più alla Roma che comunque l’anno scorso con Ranieri ha sfiorato la Champions. I risultati che ha fatto all’Atalanta sono incredibili e la sua breve avventura all’Inter non fa testo. Poi Roma è un ambiente difficile, ma se lo lasciano lavorare in pace può essere la vera sorpresa”.

Il Como sta facendo innamorare tutti, dove può arrivare

“Il Como potrebbe diventare l’Atalanta nel futuro. A Bergamo negli ultimi anni hanno fatte cose eccezionali, non si può pensare che il Como possa andare in Europa, ma tra le prime dieci ci può stare. E’ una squadra che mette in difficoltà tutti e una società che può permettersi di comprare chiunque. Sta diventando una certezza”.

Perchè i campioni arrivano in Italia a fine carriera e i giovani se ne vanno presto…

“Purtoppo è così, io sono un po’ nostalgico del calco in cui in Italia arrivavano Falcao, Cerezo, Zico e Ramon Diaz. Dobbiamo avere più coraggio, far giocare i ragazzi giovani, ma devono farlo i grandi club. La Juve ha creato la Next Generation e poi perde un giocatore come Hujsen che va al Real Madrid. Ma perchè non ci hanno creduto?…”.

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L'OPINIONE - Collovati: "Ottimo mercato del Napoli, lo vedo ancora favorito per lo scudetto, ma la Champions è un punto interrogativo"

di Napoli Magazine

12/09/2025 - 23:12

Fulvio Collovati, ex difensore, ha rilasciato una lunga intervista a Panorama.

La Nazionale ha vinto con Israele, ma subisce gol incredibili. Che succede?

“Facciamo tanti gol e creiamo tante occasioni e abbiamo due attaccanti che fanno gol come Retegui e Kean e questo è l’aspetto positivo ma negli occhi di tutti restano quei quattro gol subiti che sono davvero tanti. Subiti per disattenzioni difensive incredibili. I difensori devono fare i difensori, invece c’è la moda che i difensori devono costruire. Vedo cose che fanno rabbrividire. Noi accorciavamo in avanti, adesso i difensori scappano all’indietro per passare il pallone al portiere. Io a volte mi annoio, c’è questa tendenza a passare all’indietro e non si fanno più lanci in verticale. Non è che Baresi e Scirea non costruivano, anzi facevano dei lanci millimetrici. Però erano maestri anche nella fase difensiva. Invece in Italia-Israele Solomon sembrava Messi, ma non è Messi”.

Ma la Nazionale andrà al Mondiale?

“E’ una squadra che reagisce, faremo lo spareggio sicuramente ma credo che alla fine ce la faremo perchè vedo in questa squadra lo spirito da combattente di Rino”.

Riparte il campionato, subito Juve-Inter

“La Juve ci arriva un po’ meglio ma tutte e due hanno giocatori che vengono dalle nazionali, viaggi stancanti e pochi allenamenti. E’ sempre una grande partita anche se negli ultimi tempi Juve e Inter hanno un po’ di problemi. Di costruzione la Juve e nell’Inter c’è ancora un punto interrogativo sul valore di Chivu”.

E hanno fatto un mercato contraddittorio, c’è poca chiarezza nel progetto?

“Il progetto è nebuloso, i due allenatori non hanno avuto voce in capitolo. Alla Juve è arrivata una nuova dirigenza che ha dovuto fare i conti con una proprietà che non investe. Tudor ha dovuto un po’ subire il mercato, Vlahovic è un punto interrogativo e la difesa non è ancora completa. E l’Inter aveva bisogno di rinforzi in difesa e non in fase offensiva”.

Il Milan è considerato un possibile outsider, ma anche qui c’è qualcosa che non va.

“La certezza del Milan è Allegri per arrivare tra le prime quattro. Durante il cammino le cose si aggiusteranno, il centrocampo è ottimo anche se manca un attaccante da 20-30 gol. Uno come Vlahovic è stato inseguito a lungo e non è un caso. Mi pare una coperta corta, di sicuro manca qualcosa in attacco”.

E il Napoli si è rinforzato ancora…

“Il Napoli ha fatto un ottimo mercato ed è già squadra, lo ha dimostrato già nelle prime due giornate. Lo vedo ancora favorito per lo scudetto, ma la Champions è un punto interrogativo e Conte in Europa ha avuto sempre un po’ di difficoltà. Già col City vedremo cosa farà”.

Gasperini a Roma, riuscirà a vincere?

“E’ la sfida che mi intriga di più. Per me è una garanzia porterà qualcosa di più alla Roma che comunque l’anno scorso con Ranieri ha sfiorato la Champions. I risultati che ha fatto all’Atalanta sono incredibili e la sua breve avventura all’Inter non fa testo. Poi Roma è un ambiente difficile, ma se lo lasciano lavorare in pace può essere la vera sorpresa”.

Il Como sta facendo innamorare tutti, dove può arrivare

“Il Como potrebbe diventare l’Atalanta nel futuro. A Bergamo negli ultimi anni hanno fatte cose eccezionali, non si può pensare che il Como possa andare in Europa, ma tra le prime dieci ci può stare. E’ una squadra che mette in difficoltà tutti e una società che può permettersi di comprare chiunque. Sta diventando una certezza”.

Perchè i campioni arrivano in Italia a fine carriera e i giovani se ne vanno presto…

“Purtoppo è così, io sono un po’ nostalgico del calco in cui in Italia arrivavano Falcao, Cerezo, Zico e Ramon Diaz. Dobbiamo avere più coraggio, far giocare i ragazzi giovani, ma devono farlo i grandi club. La Juve ha creato la Next Generation e poi perde un giocatore come Hujsen che va al Real Madrid. Ma perchè non ci hanno creduto?…”.