Cultura & Gossip
A NAPOLI - Torna il convegno annuale di Futures Studies, ospite d’onore Wendy Schultz, decana degli studi sul futuro
17.09.2025 14:55 di Napoli Magazine
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Si terrà dal 25 al 27 settembre a Napoli il Convegno di Futures Studies 2025 organizzato come ogni anno dall’Italian Institute for the Future. L’evento di riferimento della comunità di studiose/i e professioniste/i nell’ambito degli studi sul futuro avrà come tema quest’anno “Futuro chiuso/Futuri aperti”, a rimarcare l’esigenza di passare da una visione deterministica e univoca del futuro verso una versione pluralista e inclusiva, concetto alla base dei Futures Studies.

“L’idea che i futuri siano multipli, aperti e definiti dall’azione umana è alla base dei moderni studi di futuro”, spiega Roberto Paura, presidente dell’Italian Institute for the Future. “La celebre distinzione tra futuri probabili, futuri possibili e futuri preferibili ha sostituito, fin dai tardi anni Sessanta, il concetto di futuro unilineare che ha dominato il pensiero umano per tutta la sua storia. Tuttavia, in anni recenti questa idea fondamentale sembra essere messa in discussione. Da un lato il ritorno a concezioni deterministiche e positivistiche nella scienza in generale e anche nelle scienze sociali a cui gli studi di futuro appartengono, alimentato dalla fascinazione per gli sviluppi recenti del machine learning e dell’intelligenza artificiale, ma anche a causa dell’implicita ambizione di ogni disciplina a diventare scienza, basata su generalizzazioni e leggi universali. Dall’altro lato, il futuro sembra nuovamente chiuso e unilineare a causa delle ‘grandi narrazioni’ oggi dominanti, che in ambito politico, culturale, economico, tecnologico ribadiscono il vecchio motto there is no alternative”.

Intorno a questi temi sarà articolato il fitto programma del convegno, che si aprirà con la serata di giovedì 25 settembre a Palazzo Venezia. Ospite internazionale di quest’edizione sarà Wendy Schultz, docente di Previsione strategica presso l’Università di Houston, Senior Fellow del Centre for Postnormal Policy and Futures Studies, Fellow della World Futures Studies Federation, Fellow del Geneva Centre for Security Policy e membro ed ex consigliere dell’Association of Professional Futurists. Decana degli studi sul futuro, Wendy Schultz celebrerà a Napoli i suoi 70 anni con una lectio introduttiva dal titolo “Arias for Postnormal Times - reflections on chaos, complexity, foresight, and leadership” e terrà nella mattina una masterclass sul metodo Manoa per la costruzione degli scenari, sviluppato nell’ambito dello storico Hawaii Research Center for Futures Studies dell’Università delle Hawaii a Manoa.

Nel corso del convegno sarà annunciata la nascita della Fondazione Italian Institute for the Future, frutto di una trasformazione dell’associazione fondata 12 anni fa a Napoli, con un nuovo Consiglio di Amministrazione e nuovi organi sociali. Per l’occasione, la tavola rotonda di apertura del convegno sarà dedicata al tema “Il ruolo dei Futures Studies per aprire i futuri dell’Italia”, per discutere di come gli studi sul futuro possono contribuire allo sviluppo del Sistema Paese. Condotta da Roberto Paura, la tavola rotonda vedrà la partecipazione di rappresentanti di ASVIS-Ecosistema Futuro, Fondazione Cariplo, Impact Italia, Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Italiacamp. Sabato pomeriggio, al termine del convegno, si terrà inoltre un workshop partecipativo per raccogliere idee e proposte per la costruzione del programma della Fondazione Italian Institute for the Future.

I lavori convegnistici si sposteranno venerdì 26 e sabato 27 settembre al Culture Hotel Villa Capodimonte, dove sono in programma 18 panel e 4 workshop con oltre cento interventi. Tantissimi i temi, dalla scuola del futuro all’impatto dell’intelligenza artificiale nelle imprese, dalla new space economy alle politiche di domani, dalla convivenza intergenerazionale a nuovi metodi di previsione sociale. Nel Future Book Corner di venerdì 26 alle ore 18.00 saranno presentate alcune novità editoriali, tra cui l’anteprima della nuova edizione del rapporto “Lo stato del futuro” del Millennium Project, le monografie “Immaginari del domani. Tra semiotica e futures studies” di Antonio Santangelo e Alberto Robiati, “I futuri del marketing digitale al 2035” di Enzo Ciavaglioli, “Simone Weil. Dieci idee per domani” di Stefano Oliva e Roberto Paura, e i volumi collettanei “XXI secolo. Opere scelte” e “Tecnocrazia. Prospettive multidisciplinari di ricerca”.

Il Convegno di Futures Studies 2025 “Futuro chiuso/Futuri aperti” è realizzato dall’Italian Institute for the Future con il contributo di Gruppo Unipol-Changes, Impact Italia, Kixa e Giovanni Atzeni-Fastweb Business Partner, e in collaborazione con Ecosistema Futuro di ASVIS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ReCEPL-Research Centre in European Private Law dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, The Millennium Project-Italian Node, Fondazione Civilizzare l’Urbano ETS e Le Carré Bleu.

Programma del Convegno: https://www.instituteforthefuture.it/convegno-futures-studies-2025/

Fondato nel 2013, l’Italian Institute for the Future è un’organizzazione no-profit di ricerca, formazione, consulenza e divulgazione nel settore dei futures studies, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’anticipazione, della previsione sociale e dello studio dei megatrend in Italia, sviluppando scenari e analisi di lungo termine a tutti i livelli decisionali, promuovendo politiche sostenibili e lungimiranti per l’Italia di domani. Dal 2018 è membro istituzionale della World Futures Studies Federation. Dal 2025 membro della Global Futures

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A NAPOLI - Torna il convegno annuale di Futures Studies, ospite d’onore Wendy Schultz, decana degli studi sul futuro

di Napoli Magazine

17/09/2025 - 14:55

Si terrà dal 25 al 27 settembre a Napoli il Convegno di Futures Studies 2025 organizzato come ogni anno dall’Italian Institute for the Future. L’evento di riferimento della comunità di studiose/i e professioniste/i nell’ambito degli studi sul futuro avrà come tema quest’anno “Futuro chiuso/Futuri aperti”, a rimarcare l’esigenza di passare da una visione deterministica e univoca del futuro verso una versione pluralista e inclusiva, concetto alla base dei Futures Studies.

“L’idea che i futuri siano multipli, aperti e definiti dall’azione umana è alla base dei moderni studi di futuro”, spiega Roberto Paura, presidente dell’Italian Institute for the Future. “La celebre distinzione tra futuri probabili, futuri possibili e futuri preferibili ha sostituito, fin dai tardi anni Sessanta, il concetto di futuro unilineare che ha dominato il pensiero umano per tutta la sua storia. Tuttavia, in anni recenti questa idea fondamentale sembra essere messa in discussione. Da un lato il ritorno a concezioni deterministiche e positivistiche nella scienza in generale e anche nelle scienze sociali a cui gli studi di futuro appartengono, alimentato dalla fascinazione per gli sviluppi recenti del machine learning e dell’intelligenza artificiale, ma anche a causa dell’implicita ambizione di ogni disciplina a diventare scienza, basata su generalizzazioni e leggi universali. Dall’altro lato, il futuro sembra nuovamente chiuso e unilineare a causa delle ‘grandi narrazioni’ oggi dominanti, che in ambito politico, culturale, economico, tecnologico ribadiscono il vecchio motto there is no alternative”.

Intorno a questi temi sarà articolato il fitto programma del convegno, che si aprirà con la serata di giovedì 25 settembre a Palazzo Venezia. Ospite internazionale di quest’edizione sarà Wendy Schultz, docente di Previsione strategica presso l’Università di Houston, Senior Fellow del Centre for Postnormal Policy and Futures Studies, Fellow della World Futures Studies Federation, Fellow del Geneva Centre for Security Policy e membro ed ex consigliere dell’Association of Professional Futurists. Decana degli studi sul futuro, Wendy Schultz celebrerà a Napoli i suoi 70 anni con una lectio introduttiva dal titolo “Arias for Postnormal Times - reflections on chaos, complexity, foresight, and leadership” e terrà nella mattina una masterclass sul metodo Manoa per la costruzione degli scenari, sviluppato nell’ambito dello storico Hawaii Research Center for Futures Studies dell’Università delle Hawaii a Manoa.

Nel corso del convegno sarà annunciata la nascita della Fondazione Italian Institute for the Future, frutto di una trasformazione dell’associazione fondata 12 anni fa a Napoli, con un nuovo Consiglio di Amministrazione e nuovi organi sociali. Per l’occasione, la tavola rotonda di apertura del convegno sarà dedicata al tema “Il ruolo dei Futures Studies per aprire i futuri dell’Italia”, per discutere di come gli studi sul futuro possono contribuire allo sviluppo del Sistema Paese. Condotta da Roberto Paura, la tavola rotonda vedrà la partecipazione di rappresentanti di ASVIS-Ecosistema Futuro, Fondazione Cariplo, Impact Italia, Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Italiacamp. Sabato pomeriggio, al termine del convegno, si terrà inoltre un workshop partecipativo per raccogliere idee e proposte per la costruzione del programma della Fondazione Italian Institute for the Future.

I lavori convegnistici si sposteranno venerdì 26 e sabato 27 settembre al Culture Hotel Villa Capodimonte, dove sono in programma 18 panel e 4 workshop con oltre cento interventi. Tantissimi i temi, dalla scuola del futuro all’impatto dell’intelligenza artificiale nelle imprese, dalla new space economy alle politiche di domani, dalla convivenza intergenerazionale a nuovi metodi di previsione sociale. Nel Future Book Corner di venerdì 26 alle ore 18.00 saranno presentate alcune novità editoriali, tra cui l’anteprima della nuova edizione del rapporto “Lo stato del futuro” del Millennium Project, le monografie “Immaginari del domani. Tra semiotica e futures studies” di Antonio Santangelo e Alberto Robiati, “I futuri del marketing digitale al 2035” di Enzo Ciavaglioli, “Simone Weil. Dieci idee per domani” di Stefano Oliva e Roberto Paura, e i volumi collettanei “XXI secolo. Opere scelte” e “Tecnocrazia. Prospettive multidisciplinari di ricerca”.

Il Convegno di Futures Studies 2025 “Futuro chiuso/Futuri aperti” è realizzato dall’Italian Institute for the Future con il contributo di Gruppo Unipol-Changes, Impact Italia, Kixa e Giovanni Atzeni-Fastweb Business Partner, e in collaborazione con Ecosistema Futuro di ASVIS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ReCEPL-Research Centre in European Private Law dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, The Millennium Project-Italian Node, Fondazione Civilizzare l’Urbano ETS e Le Carré Bleu.

Programma del Convegno: https://www.instituteforthefuture.it/convegno-futures-studies-2025/

Fondato nel 2013, l’Italian Institute for the Future è un’organizzazione no-profit di ricerca, formazione, consulenza e divulgazione nel settore dei futures studies, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’anticipazione, della previsione sociale e dello studio dei megatrend in Italia, sviluppando scenari e analisi di lungo termine a tutti i livelli decisionali, promuovendo politiche sostenibili e lungimiranti per l’Italia di domani. Dal 2018 è membro istituzionale della World Futures Studies Federation. Dal 2025 membro della Global Futures